I Pezzi Grossi a pranzo...
La cucina mi piace ed amo viaggiare, esplorare,
scoprire posti nuovi e la gente che li anima. E' anche questo lo scopo
di questo blog. Devo però ravvisare, che a volte tutta questa passione
scade a seguito del comportamento di certe persone che, come me, sono
sedute ad un tavolo e condividono il piacere di un ristorante. Dirò di
più, due frasi opposte nella fattispecie: la prima, quella buona.....è
che l'Italia è sinonimo di buona cucina e l'italiano è un grande
buongustaio, forse il migliore al mondo, senza eguali; la seconda,
paradossale, è che a volte mi vergogno di essere italiano e comprendo le
radici di alcune estremizzazioni che gli stranieri fanno del nostro
popolo. Mi spiego meglio, e premetto che questa è la prima volta che ne
scrivo, ma non è la prima volta che ne sento....
L'altro
giorno ero a pranzo in un noto locale della costa tirrenica, a Santa
Marinella per intenderci, completamente affollato, d'altronde era il
sabato-vigilia di Pasqua. Quando intendo affollato, voglio dire pieno
fino all'osso....dove già si è fortunati a trovare un posto per sedersi,
senza attendere o tentare altrove. Il servizio è stato ineccepibile, i
tre ragazzi al lavoro gentili come non mai e non si è atteso nulla,
nemmeno per l'ordinazione. Si siede nei miei pressi un signore ben
piazzato ed abbastanza dimesso, con relativa compagna (premetto che ci
si trovava in un noto ristorante di pesce e cucina marinara) ed ordina
una pasta al pomodoro e lei un piatto di gamberoni, senza antipasti o
null'altro. La pasta arriverà dopo venticinque minuti, un tempo
normalissimo considerata la folla. Ebbene questo signore ha stuzzicato
il cameriere dicendo che "se ci mettevano mezz'ora per una pasta al pomodoro, meglio non immaginare il resto....."(e la sua faccia era quella di un biasimo bieco e scostante)
A questo punto farei delle considerazioni personali:
Ma
che bisogno c'era di mortificare un ragazzo ed un servizio in questo
modo? La pasta al pomodoro forse non va bollita? Se si vuole una pasta
al pomodoro in un ristorante di pesce pieno zeppo e nell'ora di punta in
dieci minuti.....perchè non pensare di andare in una tavola calda senza
seccare gli altri? Ci vuole del rispetto quando si sta in mezzo alla
gente e questo vale sia per i ristoratori, sia, come in questo caso ,per
chi si siede a tavola, sennò è semplice.....SI RESTA A CASA O SI VA DA
MAC DONALD'S CI SI METTE IN FILA, SI ASPETTA IN PIEDI E SI MANGIA UN BEL
BIGMAC (CHE E' IL MIO PREFERITO, OLTRETUTTO). Ma ovviamente non è finita qui, altrimenti scriverne sarebbe
stato eccessivo. Il ragazzo del locale, senza rivolgersi al signore, ma
parlando al cameriere ha dato la giusta spiegazione tecnica della
faccenda: Quando c'è tantissima folla, potrebbe capitare di attendere
una mezzoretta anche per una Margherita in Pizzeria ( a chi non è
capitato?). Questo, aggiungerei io, perchè non si è soli, c'è anche
tanta altra gente prima di noi che, come noi, ha il diritto di mangiare.
A quel punto però il signore, adirato, ha invitato quel ragazzo a
portarsi nel retro del locale perchè gli avrebbe spiegato due o tre
cosette su chi era lui ("tu non sai con chi hai a che fare, tu non sai
chi sono io"). Il ragazzo ovviamente non ha acconsentito, evitando di
dare spettacolo di fronte tutti i clienti, grotteschi testimoni di
questo scempio di bassa cultura Vicereale....in un paese che si chiama
Italia (De Roberto docet). Prima di andar via il signore ha poi
continuato a ribadire che quel ragazzo aveva mancato di rispetto,
continuando a dire "tu non sai chi hai di fronte, tu non sai chi sono
io". Sarà stato un pezzo grosso? Avrà promesso ritorsioni? Questo non lo
so, ad ogni modo, valutando tutte le variabili è lecito aspettarsele.
So che quel ragazzo era stato gentile, cordiale con me, con altra gente e
con quel signore e che non aveva mancato di rispetto a nessuno o detto
parole di scortesia. Aveva semplicemente dato una spiegazione tecnica ( e
logica oseri aggiungere) ad una bieca insinuazione. Se in questo paese
non si può nemmeno rispettosamente replicare, per paura di fare adirare i
pezzi grossi.....m'immagino dove si andrà a finire. Bisogna rispettare
la gente che lavora, ed in questo momento più che mai la GENTE GIOVANE
CHE LAVORA. Ripeto, non è la prima volta che assisto o che vivo in prima
persona situazioni del genere, anche per via del lavoro che faccio.Per fortuna ci sono le autorità che ci
tutelano da casi come questo. Piena solidarietà, in questo caso, ai ristoratori o comunque a chi lavora in questa a volte piacevolissima, altre volte infernale attività di somministrazione. Dotatevi di impianto di
videosorveglianza e quando fanno così chiedete che si qualifichino
quando si atteggiano a pezzi da novanta e poi mandate tutto ai
Carabinieri, ai giornali ed a Striscia la Notizia.....credo che immediatamente i palloni si sgonfieranno! Cambiamo queste
retroguardie vassalliche che infestano l'Italia!
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