Parliamo oggi di un crostaceo, usato molto spesso come ingrediente in molti sughi della cucina marinara italiana. Mi riferisco alla Magnosa, o cicala di mare (da non confondere con le omonime ma differenti "Pannocchie" o "Cannocchie"), che spesso e volentieri con il suo pronunciato sapor dolce, funge da vero e proprio fiore all'occhiello per la preparazione dei primi (quelli in sugo rosso in particolare come la ricetta dello "Scoglio"), senza disdegnare un ruolo da prima attrice nella composizione della zuppa di crostacei.
E' presente in molti mari, dall'Oceano Pacifico al Mar Meditterraneo e predilige il fondale prettamente roccioso, andandosi sovente a rintanare nelle insenature. Con testa piatta di forma quadrangolare e corazza molto spessa, viene pescata in dimensioni variabili e si può trovare in commercio da una pezzatura di 10 cm sino ai 40 cm, per un peso addirittura di 2kg. Ovviamente per la preparazione di un sugo misto o di un brodo (ed anche per le nostre tasche!), si predilige la pezzatura molto piccola, la quale è più versatile in fase di preparazione, ha un discreto effetto scenico e si consuma meglio, in quanto basterebbe un semplice taglio verticale di forbice, sul loro dorso.
Infatti questo crostaceo, quando si riesce a trovare a prezzi abbastanza abbordabili ibn commercio (dai 12 ai 22 euro al chilo, mediamente), riesce a conferire un sapore molto gradevole al sugo e, nelle ricette particolarmente elaborate, può benissimo sostituirsi od affiancare l'astice. Per provarne in piccolo, il particolare sapore potete anche improvvisare due spaghetti "alla cicala", facendo soffriggere in pentola la classica base di aglio ed olio extravergine (preferibilmente di alta qualità e particolarmente denso), sino a rosolatura. In seguito aggiungete polpa di pomodoro (fatta da voi od in barattolo, preferibilmente a pezzettoni e di alta qualità) e mandate in ebollizione. Parallelamente in altra pentola, mettete l'acqua a bollire, vi servirà per la pasta. In fase di ebollizione incidete verticalmente il dorso delle cicale (se di pezzatura piccola, usatene una per persona) e mettetele nella pentola dove sta bollendo la polpa di pomodoro, avendo premura di correggere con sale il sugo evitando che sciapisca....quindi ogni tanto assaggiate! Fatto ciò, lasciare in ebollizione per circa 25 minuti, ma al 12° minuto (od in base al tempo di cottura della pasta che sceglierete) ovviamente mettete in cottura la pasta. Dopo i fatidici 25 minuti, scolate la pasta e passatela in padella assieme al sugo. Mantegare bene, eventualmente allungando un pochino con olio extravergine e poi servire. Olè!
FOTO: Cicale appena bollite nel sugo, pronte ad esser mantegate e servite. Foto realizzata grazie al Ristorante al 58 (Santa Marinella).
Mr.B.
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